Psicologi, psicoterapeuti, psichiatri, sessuologi, fisioterapisti, osteopati, pediatri, oncologi, terapisti olistici, nutrizionisti, personal trainer, dentisti, allenatori, uomini e donne di spettacolo, semplici appassionati, medici di ogni tipo di specializzazione, avvocati…
…cos’hanno in comune tutte queste persone?
Hanno tutte studiato ipnosi con me.
Perché?
Perché l’ipnosi aiuta i loro clienti ad avere una consapevolezza maggiore di sé, che si traduce in cambiamenti importanti e potenti.
In altre parole…
…tutti questi professionisti hanno migliorato il loro lavoro integrando l’ipnosi.
Ognuna di queste figure riesce, nell’ambito delle proprie competenze, ad aiutare i propri clienti e pazienti a:
- Gestire il dolore
- Aumentare le probabilità di successo in Psicologia e Psicoterapia
- Migliorare la creatività, la concentrazione e la memoria
- Aumentare l’autostima
- Sviluppare il pensiero positivo
- Superare i blocchi emotivi e i traumi
- Migliorare la capacità di problem solving
- Migliorare la qualità del sonno
Com’è possibile?
Aiutando i loro clienti a raggiungere quello stato di attenzione rilassata nel quale si trovano a contatto con l’inconscio -il vero motore del nostro comportamento-, riescono a bypassare il fattore critico e fornire delle suggestioni utili ai loro clienti.
Cosa vuol dire in pratica?
Ti faccio un esempio. Maurizio, un mio studente di lunga data, è un fisioterapista che ha deciso di introdurre l’ipnosi nel suo lavoro (trovi la sua testimonianza più avanti). Utilizza un protocollo specifico per il dolore, grazie al quale aiuta i suoi pazienti a trasformare la sensazione dolorosa in una sensazione di pressione.
Ora, immagina che Maurizio si limiti a dire ai suoi pazienti, fuori da un contesto ipnotico, queste parole:
“Ora il dolore che senti si trasformerà in pressione“. Pensi che funzionerebbe?
Ovviamente no! Perché esiste il fattore critico, la parte logica, conscia, che ci impedisce di ricevere una suggestione del genere con successo.
Ma cosa succede quando un paziente è in trance ipnotica?
Accede ad uno stato di coscienza in cui la mente elabora tanto le informazioni dall’esterno, quanto le informazioni interne (ricordi, eventi del passato, convinzioni, valori…) in modo differente. Normalmente affrontiamo le cose della vita con la mente conscia, che rappresenta l’1% delle nostre risorse mentali. Con l’ipnosi, portiamo la persona ad accedere all’inconscio, dove risiede il 99% delle sue risorse.
Per fare una metafora, è un po’ come chiedere ad una persona di sollevare un bilanciere di 100kg: la mente conscia potrebbe avere delle difficoltà, mentre quella inconscia ci riesce senza nessun problema. Ed è proprio la capacità di accedere a questo bacino di risorse mentali, che offre la possibilità a chi sperimenta l’ipnosi, di cambiare, evolversi, crescere e migliorare.
Ecco qualche esempio reale di come i miei studenti applicano l’ipnosi: