Come dare in ipnosi le suggestioni in modo efficace

Una delle difficoltà più grandi per chi studia ipnosi riguarda le suggestioni, ovvero: in che modo utilizzarle e come darle.

Infatti, per quanto si dedichi molta attenzione – tanto nei corsi, quanto nei libri – alle induzioni, lo stesso non accade con le suggestioni.

Per molti apprendisti ipnotisti (e anche per molti esperti) la suggestione risulta essere un bel problema, una sorta di mistero anche difficile da svelare.

Per fortuna in giro si possono trovare alcuni script condivisi da ipnotisti di successo (molti in inglese, ahimé pochissimi in italiano), eppure questo non basta: infatti, il più delle volte c’è la necessità di creare una suggestione su misura per la persona che si sta ipnotizzato.

Ed è qui che sorgono i problemi.

Proprio per questo ho deciso di condividere con te uno schema che ti sarà utile per costruire da solo le tue suggestioni.

Ovviamente non è uno schema universale, si tratta più che altro di uno schema adatto al dare delle suggestioni attraverso lo strumento della visualizzazione.

Proprio per questo nella prima parte dell’articolo ti suggerirò alcune visualizzazioni semplici, spiegandoti come usarle e per quali situazioni; mentre nella seconda parte ti mostrerò in che modo strutturare la visualizzazione che hai scelto.

 

Sei tipi di visualizzazione 

Puoi pensare alle visualizzazioni come a delle immagini mentali che vengono proposte in ipnosi. Queste immagini hanno un valore simbolico, che stimola il soggetto in trance ad accedere alle proprie risorse.

Ad esempio, quando per approfondire la trance si chiede all’ipnotizzato di scendere una scalinata, perché con ogni gradino potrà approfondire di più la sua ipnosi, si sta utilizzando un simbolo per stimolare in lui una reazione (in questo caso, lasciarsi andare sempre più all’interno dell’ipnosi).

Le visualizzazioni che sto per proporti sono a mio avviso quelle più semplici da offrire a soggetto che stai ipnotizzando. Per semplici intendo che da un lato sono immagini che da sole possono aiutare l’ipnotizzato ad accedere alle proprie risorse, ma che allo stesso tempo possono essere composte insieme per crearne di più complesse.

Iniziamo a vederle.

 

Revivificazione

Con questa visualizzazione si porta il soggetto a rivivere un momento positivo del passato. In questo caso, devi accertarti che durante quell’evento specifico il soggetto abbia sperimentato la risorsa di cui ha bisogno.

Ad esempio: una persona che si sente oppressa da una determinata situazione, potrebbe essere suggestionata a rivivere quella volta che da ragazzo era al mare con gli amici, si divertiva, era pieno di energia e sentiva di poter fare qualsiasi cosa.

Prima di procedere con l’ipnosi, puoi chiedere alla persona con cui stai lavorando: “Di che risorsa avresti bisogno per superare questa situazione? Ti ricordi un’occasione in cui hai sperimentato proprio questo genere di risorsa?

Oppure, dopo aver approfondito la trance, puoi chiedere all’inconscio di rivivere un momento in cui ha sperimentato la risorsa necessaria, senza necessariamente conoscere quale sia.

 

Progressione

In questo caso si porta il soggetto a vivere un momento del futuro, suggerendogli uno stato d’animo positivo. Questa forma di visualizzazione può essere molto utile quando il soggetto ha bisogno di motivazione per raggiungere i propri obiettivi. Fargli visualizzare un futuro in cui si sente soddisfatto, infatti, ha due effetti: in primo luogo lo fa accedere alle risorse che sperimenterà in quel momento e che di certo saranno utili anche per ottenere ciò che vuole; in secondo luogo è come se gli si desse un’assaggio di quel futuro, mostrandogli che può avverarsi ed è solo una questione di tempo ed impegno. Il tutto ha un impatto estremamente positivo sul suo stato emotivo.

 

Il luogo ideale

Attraverso questa visualizzazione si suggerisce al soggetto di essere in un luogo ideale, dove può sperimentare delle sensazioni e delle emozioni positive.

Può essere un luogo reale, in cui è stato, oppure un luogo dove non è mai stato, come uno dei pianeti della galassia lontana lontana di Star wars.

Quindi, si può trattare tanto di un bosco, quanto di una bolla che galleggia nello spazio.

Anche in questo caso si può procedere in due modi: lasciare che sia l’ipnotizzato a decidere e quindi guidarlo con dei termini che non gli offrono alcun suggerimento ma si limitano a fargli identificare il proprio luogo ideale per poi condurlo lì; oppure può sceglierlo l’ipnotista.

In questo secondo caso è importante verificare che sia un luogo che ha sul soggetto in trance un impatto positivo e, meglio ancora, sia proprio il luogo in cui può sperimentare lo stato d’animo che gli occorre.

 

La stanza della risorsa

Si tratta di una visualizzazione per certi aspetti simile alla precedente, ma dal punto di vista sostanziale completamente diversa.

In questo caso, si porta il soggetto in ipnosi ad immaginare che per ogni risorsa esiste una stanza all’interno della mente che, opportunamente stimolata, può amplificarla. Quindi, una volta nella stanza, gli si suggerisce di compiere tutte le azioni necessarie per aumentare la risorsa.

Un modo in cui puoi usarla è facendo visualizzare al soggetto una libreria dove tutti i libri sono a terra o in disordine, quindi puoi suggerirgli di metterli a posto e, mentre lo fa, notare come quella risorsa aumenta.

Un altro modo, invece, può essere quello di fargli visualizzare la stanza come piena di computer, leve e pulsanti. In questo caso gli suggerisci che può programmare i computer, premere i pulsanti, alzare e abbassare le leve, perché così facendo programma il cervello ad aumentare quella risorsa.

 

Modellamento semplice

Questa è una visualizzazione molto in voga nella Programmazione neuro linguistica, e consiste nel suggerire al soggetto in ipnosi di entrare nel corpo e nella mente di una persona da cui può imparare, per poi guidarlo ad apprendere le risorse che vuole acquisire.

Personalmente la utilizzo in questo modo: dopo aver fatto visualizzare la persona che vuole modellare gli dico “Adesso entra lui e indossalo come un’armatura, una muta, una seconda pelle. E vedi come vede lui, ascolta ciò che ascolta lui, prova le stesse sensazioni che prova lui”.

Una volta fatto questo, gli si può chiedere di affrontare una situazione difficile proprio come farebbe la persona che ha indossato, oppure ci si può limitare a suggerire al suo inconscio di apprendere tutto ciò che gli occorre sapere.

 

Modellamento sciamanico

Questa visualizzazione è uguale al modellamento appena visto, con l’unica differenza che, al posto di una persona, si chiede al soggetto in ipnosi di entrare all’interno di un animale. Anche in questo caso, però, bisogna avere una piccola attenzione: per quanto ad ogni animale sono associate determinate qualità, è pur sempre vero che ogni persona tende a dargli una rappresentazione propria. Per questo, prima di procedere con l’ipnosi, è opportuno indagare su quale caratteristiche il soggetto attribuisca all’animale scelto. Una volta che ci si è assicurati che tutte le caratteristiche siano utili e positive, si può procedere come abbiamo visto sopra.

 

 

La visualizzazione in 7 fasi

Visualizzazione in 7 fasi

Abbiamo visto che forma dare alla visualizzazione, ora ci concentriamo su come inserirla all’interno di una sessione di ipnosi.

Quello che sto per proporti, infatti, è un metodo in sette fasi che ha inizio prima dell’induzione. Si tratta di una struttura che ti sarà estremamente utile, tanto nel momento in cui devi ipnotizzare una persona, tanto quando ti trovi di fronte ad un gruppo.

Le fasi che vedrai non sono statiche, le puoi gestire nel modo che ritieni opportuno, quello che è davvero importante è seguirle passo dopo passo, nell’ordine in cui le leggerai.

 

Fase 1 – Orientamento

Questa fase è precedente all’induzione dell’ipnosi. Qui si va spiegare al soggetto perché gli si sta per proporre proprio quella visualizzazione e in che modo gli sarà utile. In più, durante questa fase, è importante spiegare anche qual è il comportamento atteso dall’ipnotizzato: ovvero, deve immaginare ciò che gli viene suggerito e che si lasci andare alle emozioni che prova.

 

Fase 2 – Induzione della trance

Questo è il momento in cui si procede con l’induzione che preferisci. Non c’è altro da aggiungere.

 

Fase 3 – Approfondimento della trance

Una volta indotta la trance, va approfondita. Puoi usare un conteggio all’indietro, così come puoi procedere con la metafora della scala o con qualsiasi altro approfonditore ritieni opportuno.

 

Fase 4 – Stimolazione multisensoriale

Per rendere la visualizzazione il più coinvolgente possibile, ogni singolo senso del soggetto in ipnosi deve essere stimolato. Quindi gli si può chiedere di focalizzarsi su ognuno dei suoi sensi amplificandolo. Personalmente tendo a fargli visualizzare un bosco, così da portare la sua attenzione su tutti i particolari del bosco, le piante, il suono del vento, l’odore dei fiori, il gusto di un frutto, la sensazione di toccare il terreno umido. Così facendo gli permetto di focalizzarsi ogni volta su un senso diverso, offrendogli delle suggestioni che gli consentono di amplificarlo.

 

Fase 5 – Visualizzazione

Questa è la fase in cui si inserisce la visualizzazione vera e propria.

 

Fase 6 – Rinforzo sul futuro

Una volta eseguita la visualizzazione, bisogna rinforzare la suggestione e, soprattutto, bisogna fornire all’inconscio il modo in cui quelle risorse dovranno essere utilizzate. Il modo più efficace è quello di far immaginare al soggetto in ipnosi un momento del futuro in cui sarà perfettamente consapevole delle risorse che ha sperimentato durante la trance.

Puoi dire qualcosa del genere: “E con queste nuove risorse puoi immaginare un momento del futuro, notando il modo diverso in cui lo affronti. Ora che possiedi queste risorse nota come percepisci diverso il tuo corpo… nota come sono cambiati i tuoi pensieri… nota come ti comporti in maniera differente, facendo giorno dopo giorno un passo in avanti verso il tipo di persona che vuoi essere, che ti permetti di essere e che meriti di essere”.

 

Fase 7 – Riemersione

Siamo giunti alla fine. Arrivati a questo punto si può far riemergere il soggetto dall’ipnosi, con i suoi tempi e nelle modalità che lo fanno sentire il più possibile a suo agio.

 

Sono certo che questo schema ti sarà estremamente utile. Proprio per questo ti chiedo di farmi sapere quali saranno i tuoi risultati, così da condividere con me i tuoi successi.

In più se vuoi approfondire ulteriormente il tema dell’ipnosi, puoi leggere il mio Manuale pratico di ipnosi. 

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